Non c’è dubbio che il d.lgs. n. 14/2019 recante il “Codice dell’insolvenza e della crisi d’impresa” (anche “Codice della crisi”) rappresenti un passaggio epocale per i molti professionisti tenuti a interagire, a diverso livello, con la gestione della crisi d’impresa. Molteplici sono le materie interessate: dal “diritto della crisi” (ovviamente) al diritto societario, dall’economia aziendale al diritto dei contratti, dal diritto del lavoro alla mediazione. Una Riforma, di fatto, che richiede una molteplicità di competenze specifiche e contestualmente una visione di insieme delle disposizioni che appare, per molti versi assai articolata.
Ben venga, quindi, il presente numero di “Corporate Governance” che ha, dal mio punto di vista, anche il pregio di coniugare diverse chiavi di lettura e differenti prospettive da cui è possibile interpretare e analizzare in maniera complessiva l’applicazione pratica della volontà normativa del Legislatore nazionale del Codice della crisi nonché del Legislatore europeo della direttiva Insolvency (direttiva 2019/1023/UE).
Merito del numero speciale della Rivista che mi pregio di introdurre è proprio la trasversalità e l’interdisciplinarietà con cui gli Autori sono stati “costretti” a gestire i propri interventi, i quali, pur focalizzati su tematiche specifiche, sono orientati ad esaminare le interconnessioni tra le problematiche specificamente esaminate e le disposizioni afferenti ad altri ambiti del sapere.
Indubbie sono, abbiamo accennato, le novità concernenti il diritto societario. Il Prof Irrera si è concentrato nel suo scritto sugli assetti in funzione di prevenzione della crisi. L’articolo – dopo aver illustrato la recente evoluzione normativa della disciplina degli assetti, profondamente rivisitata alla luce dell’implementazione della direttiva Insolvency per tramite del d.lgs. n. 83/2022 – si sofferma sull’impatto per l’adeguatezza degli assetti derivante dall’introduzione della composizione negoziata nonché sui parametri minimi di adeguatezza in funzione di contrasto alla crisi. In maniera efficace, l’Autore collega l’evoluzione della definizione di “crisi” con il parallelo sviluppo degli assetti ritenuti adeguati al fine della prevenzione e della tempestiva emersione della stessa. Dall’analisi sistematica operata all’interno dello scritto emerge, quindi, come le modifiche effettuate in conseguenza della direttiva Insolvency siano consequenziali alla revisione degli strumenti concorsuali; in questa ottica è fatto notare come gli adeguati assetti – adesso individuati negli assetti organizzativi, amministrativi e contabili – che devono intervenire a prevenire squilibri patrimoniali, economici e finanziari e, in particolare, a rilevare [continua..]