Rivista Corporate Governance ISSN 2724-1068 / EISSN 2784-8647
G. Giappichelli Editore

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Gli assetti adeguati e i flussi informativi (di Giovanni Barbara, Professore straordinario di Diritto commerciale nell’Università LUM Giuseppe Degennaro oltre che Direttore scientifico e Direttore responsabile della rivista scientifica Corporate Governance)


Il contributo indaga l’importanza e la stretta connessione che intercorre tra il dovere imposto agli amministratori (sia individualmente considerati sia come plenum) di curare adeguati assetti organizzativi e di coltivare ed implementare i flussi informativi, anche alla luce del nuovo codice della crisi.

Parole chiave: assetti adeguati – flussi informativi – Codice della crisi.

Adequate structures and information flows

The paper investigates the importance and the close connection between the duty imposed on directors (both individually considered and as a plenum) to take care of adequate structures and to cultivate and implement information flows, also in light of the new Crisis Code.

Keywords: adequate structures – information flow – Crisis Code.

1. Trattare di “assetti adeguati” senza prestare ampia considerazione ed attenzione ai “flussi informativi” ed indagare il rapporto intercorrente tra i primi ed i secondi, probabilmente, sarebbe un esercizio incompleto. Lo si evince dalla particolare attenzione che la dottrina ha prestato al rapporto che corre tra la predisposizione di assetti interni, il dovere di agire informato, la circolazione efficiente delle informazioni e l’adeguatezza dei suddetti assetti [1]. Sul tema è stato, in particolare, osservato che “il punto di partenza è costituito dalla considerazione secondo cui nella medesima disposizione in cui si incardina l’obbligo di agire informato [2]… il legislatore fissa anche l’ulteriore onere per gli amministratori delegati di curare (quindi predisporre) assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati rispetto «alla natura ed alle dimensioni dell’im­presa» [3]”. La valutazione dell’adeguatezza è lasciata invece al consiglio di amministrazione che sulla base delle informazioni ricevute [4] deve svolgere tale accertamento. Punto d’arrivo è rappresentato dal ruolo assegnato al collegio sindacale, chiamato a svolgere un’attività di vigilanza e controllo sia con riguardo all’accertamento della adeguatezza dell’assetto e sul suo concreto funzionamento [5] che sulla implementazione e all’esistenza di adeguati flussi informativi. Flussi informativi che autorevole dottrina [6] ha considerato essenziali, soprattutto in sede di verifica di adeguati assetti, arrivando ad affermare che “l’informativa non può limitarsi ad informazioni apodittiche, dovendo, per contro, consentire al consiglio una valutazione in concreto dei sistemi adottati...”. Tra i tanti spunti forniti dalla dottrina che ha prestato particolare attenzione ai flussi informativi, quello più suggestivo fa riferimento alla “circolarità”, descritta, in estrema sintesi, in questo modo: “la decisione informata e ponderata è originata ed agevolata dalla predisposizione di assetti organizzativi, amministrativi e contabili; questi, per risultare adeguati, devono prima di tutto consentire l’efficace ed efficiente circolazione delle informazioni (che, grazie agli assetti, devono giungere ai soggetti che sono chiamati a prendere le decisioni d’impresa e, nello stesso tempo, ai controllori che hanno un ruolo di vigilanza sulla bontà di tali decisioni e sul rispetto da parte di chi le ha assunte – o le sta assumendo – delle regole «del gioco»)” [7]. Alla luce di tale condivisibile posizione, appare di interesse svolgere una limitata indagine volta ad accertare non solo quali siano ma, piuttosto, quanto strette siano le relazioni che intercorrono tra «adeguati [continua..]