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I progetti di Intesa Sanpaolo e il loro impatto dal punto di vista dei partners Università e Scuola
Andrea Rossi, Marina Pizzi, Federica Olivares, Dino Ruta, Chiara Bigotto, Beatrice Medici, Roberto Ruffino, Giuliano Favini.
In questo capitolo vengono riportati i contributi di Andrea Rossi, Università Campus Biomedico, Marina Pizzi e Nicoletta Cusano, Università degli Studi di Brescia, Federica Olivares, Università Cattolica del Sacro Cuore, Dino Ruta, Chiara Bigotto, Beatrice Medici, Sda Bocconi, Roberto Ruffino – Fondazione Intercultura, Giuliano Favini, Logotel S.P.A. come esempio di alcune partnership di eccellenza realizzati da Intesa Sanpaolo con Università e Scuole.
This section shows the contributions of Andrea Rossi, Università Campus Biomedico, Marina Pizzi e Nicoletta Cusano, Università Degli Studi Di Brescia, Federica Olivares, Università Cattolica Del Sacro Cuore, Dino Ruta, Chiara Bigotto, Beatrice Medici, Sda Bocconi, Roberto Ruffino, Fondazione Intercultura, Giuliano Favini, Logotel S.P.A. as an example of some excellent partnerships carried out by Intesa Sanpaolo with Universities and Schools.
Sommario:
1. Il contrasto alla fuga dei cervelli: collaborazione a sostegno della cattedra in Bioingegneria - 2. Il sostegno all’Alta Formazione, il Master IAMI – Intelligenza Artificiale, Mente, Impresa - 3. Il sostegno al talento e al merito di Intesa Sanpaolo: il caso del Master in “Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - 4. Trend e competenze per il domani - 5. Internazionalizzare la scuola: mobilità studentesca ed educazione interculturale - 6. Webecome: la prevenzione dei disagi infantili e lo sviluppo delle life skills - 6.1. Il percorso e l’evoluzione di Webecome - NOTE
1. Il contrasto alla fuga dei cervelli: collaborazione a sostegno della cattedra in Bioingegneria
Andrea Rossi Mai come oggi l’università italiana è al centro delle sfide poste dalla contemporaneità, nel tempo incerto che caratterizza gli ultimi anni a livello globale. Luogo di scambio, socialità e confronto intergenerazionale per eccellenza, è chiamata a interpretare il suo ruolo alla luce della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. L’accelerazione impressa ai vari campi dell’agire umano dalla potenza crescente degli strumenti digitali sta portando le università a interrogarsi sul tipo di formazione da adottare, su quali e quanti contenuti trasmettere agli studenti e soprattutto su quale sia l’approccio più efficace per poter affrontare i repentini cambiamenti della società ed acquisire gli strumenti necessari per essere all’altezza delle sfide future, anche globali. Le Università Italiane, e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, guidano proattivamente questa discussione in alcuni settori come quello dell’ingegneria biomedica. Solo per citare un dato, nella survey del Forum Ambrosetti 2023 si evidenzia la necessità di formare, entro il 2026, oltre due milioni di occupati con competenze digitali di base per stare al passo con le necessità del mercato. Questo elemento proietta automaticamente la formazione e la ricerca scientifica al centro delle sfide cruciali del nostro Paese, per vincere le quali il Sistema Universitario Italiano [continua ..]
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2. Il sostegno all’Alta Formazione, il Master IAMI – Intelligenza Artificiale, Mente, Impresa
Marina Pizzi e Nicoletta Cusano La strategia europea e nazionale per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) La dichiarazione di cooperazione firmata dagli Stati europei nell’aprile 2018 e i documenti successivi pubblicati dalla Commissione europea, L’intelligenza artificiale per l’Europa e Piano coordinato sull’intelligenza artificiale, hanno evidenziato l’importanza strategica dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’attuale contesto socioeconomico. A ogni Stato membro è stato affidato il compito di sviluppare una strategia nazionale. La Strategia Nazionale per lo sviluppo dell’IA del Ministero Italiano per lo Sviluppo Economico (MISE), pubblicata alla fine del 2020, si basa sulla constatazione che l’IA sta trasformando ogni settore produttivo e sociale e che per competere con Cina e USA, che stanno investendo massicciamente in questo campo, l’Europa ha bisogno di esperti in IA. La Strategia Nazionale per lo sviluppo dell’IA è stata definita attraverso un processo consultivo, che ha coinvolto diverse parti interessate, tra cui imprese, università, associazioni di categoria e organizzazioni della società civile. L’obiettivo era creare un quadro di politiche pubbliche che potesse sostenere l’innovazione e la competitività italiana nell’ambito dell’IA, promuovendo al contempo la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali [continua ..]
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3. Il sostegno al talento e al merito di Intesa Sanpaolo: il caso del Master in “Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Federica Olivares Il Master in “Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Il Master in “Advanced Public and Cultural Diplomacy for International Relations” è un programma di formazione internazionale, il primo a livello europeo, nato nel 2017 in seno all’Università Cattolica del Sacro Cuore da un profondo convincimento che la Cultural Diplomacy sia uno strumento di dialogo tra Paesi, oggi ancora più essenziale nel complesso contesto geopolitico internazionale. In estrema sintesi, il termine Cultural Diplomacy sta ad indicare una forma di policy-making attraverso cui gli Stati mobilitano le proprie risorse culturali per raggiungere obiettivi di politica estera. La natura di questi obiettivi, così come la tipologia di risorse culturali utilizzate per raggiungerli, si sono profondamente trasformati nel corso della storia e dei contesti geopolitici, tuttavia questo termine è venuto sempre più a connotare un’area specifica della politica estera e, di conseguenza, una componente indissolubile della Public Diplomacy di un Paese per promuovere gli interessi nazionali presso pubblici sempre più differenziati, non governativi, e quindi raggiungibili attraverso nuove forme di rappresentazione del Paese e della sua narrativa. La Cultural Diplomacy può essere oggi definita come l’affermazione strategica e [continua ..]
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4. Trend e competenze per il domani
Dino Ruta, Chiara Bigotto e Beatrice Medici L’Industria degli Eventi Molto più che un semplice avvenimento o progetto, oggi i grandi eventi sono parte integrante dell’agenda politica dei paesi e delle strategie di investitori che ricercano impatti positivi, sia economici che sociali a più livelli. Gli eventi più importanti si configurano ormai come veri e propri ecosistemi in grado di unire comunità locali e leader globali, di stringere relazioni durature e di lasciare eredità capaci di incidere sulla società. Non a caso, archiviata l’esperienza pandemica, il business degli eventi ha ripreso rapidamente a crescere a un livello senza precedenti: nel 2021 il valore del settore era stimato in circa $ 958,54 miliardi, ma si prevede che entro il 2028 potrà raggiungere i $ 1.965,99 miliardi di giro d’affari (Allied Market Research, 2020). In particolare, all’interno del business degli eventi si stanno distinguendo tre industrie di rilevanza internazionale, quelle dello Sport, dell’Intrattenimento e delle Exhibition. L’Industria dello Sport Negli ultimi anni, lo Sport è divenuto un business a tutti gli effetti, al punto che il mondo sportivo vede sempre di più accrescere le proprie responsabilità, in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Ecco che le strategie di club, federazioni e organizzazioni sportive devono via via essere [continua ..]
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5. Internazionalizzare la scuola: mobilità studentesca ed educazione interculturale
Roberto Ruffino Quando in Italia si parla di “intercultura” con la “i” minuscola, il pensiero corre immediatamente al fenomeno dei flussi migratori degli ultimi anni ed ai nuovi bisogni che sono derivati dal confronto con la nostra società. Intercultura con la “I” maiuscola invece (e cioè la nostra Fondazione e Associazione ad essa collegata) ha sempre affrontato questo argomento da un punto di vista diverso e più ampio. La domanda che noi poniamo è questa: se in Italia non fossero arrivati alcuni milioni di persone da Paesi economicamente più deboli, sarebbe o non sarebbe necessario introdurre forti elementi di educazione al dialogo tra le culture nella nostra società ed in primo luogo nella nostra scuola? La nostra risposta è fortemente positiva: sì, sarebbe necessario, anche in assenza di flussi migratori. Lo esigono i processi di unificazione europea e quelli più generali di globalizzazione, che porteranno sempre più gli adulti di domani a vivere in una interazione quotidiana con persone, prodotti ed informazioni provenienti da tutto il mondo. Noi ci siamo dedicati a questo compito oltre 60 anni fa. Siamo stati probabilmente i primi in Italia ad usare il termine “intercultura” e a introdurre nella scuola la prassi e il linguaggio dello scambio interculturale. Lo abbiamo fatto in tempi in cui non c’erano fenomeni migratori, nella convinzione che [continua ..]
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6. Webecome: la prevenzione dei disagi infantili e lo sviluppo delle life skills
Giuliano Favini Di che cosa parliamo quando parliamo di Webecome Webecome è un progetto che, come Logotel S.p.A., abbiamo avuto il piacere e l’onore di sviluppare insieme Intesa Sanpaolo S.p.A. Nello specifico, l’idea è giunta da Valorizzazione del Sociale e Relazioni con Università e Scuola; e noi, in qualità di Service Design Company, abbiamo lavorato a fianco della Direzione Politiche di Sviluppo e Learning. Webecome è una proposta educativa pensata per le scuole primarie, rivolta ai più di 2,5 milioni di bambini che le frequentano, ai loro genitori e agli oltre 240.000 insegnanti e dirigenti scolastici. Webecome è un supporto nelle azioni di prevenzione e contrasto ai nuovi fenomeni di disagio sociale e nelle iniziative di sviluppo delle competenze trasversali delle bambine e dei bambini. Il progetto Webecome ruota intorno a una piattaforma online, gratuita e sempre accessibile composta da video interviste con più di 70 esperti e di 200 video didattici, infografiche, approfondimenti e strumenti, per un totale di oltre 1.500 ore di formazione. Tutti contenuti ideati e pensati per offrire un nuovo approccio educativo. Webecome: una piattaforma aperta e inclusiva Abbiamo progettato Webecome con un obiettivo molto chiaro. Ovvero, che il servizio fosse sempre disponibile temporalmente e geograficamente, e accessibile da oltre 70 tipologie di device e per essere compatibile con tutte le dotazioni [continua ..]
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6.1. Il percorso e l’evoluzione di Webecome
Webecome è un servizio attivo da oltre 5 anni e in continua crescita non solo come obiettivi di raggiungimento di nuove scuole e ampliamento delle partnership sul territorio, ma anche come continua evoluzione dei contenuti. La fase di sperimentazione Questa fase ha coinvolto quasi 100 scuole di 6 diverse regioni e oltre 120 insegnanti, incontrati in 4 appunti diversi (a Milano, Padova, Roma e Bari). Ogni sperimentazione ha previsto due giorni di workshop in presenza, articolati in momenti esperienziali per gli insegnanti, formazione sui principi dell’approccio educativo e sull’utilizzo della piattaforma e incontri con esperti, oltre a momenti strutturati di conversazione con i dirigenti scolastici delle scuole partecipanti per far emergere esperienze, specificità e criticità dei diversi territori. Dopo questi due giorni, il team di Webecome ha accompagnato gli insegnanti a distanza attraverso gli strumenti della piattaforma, nella scelta della tematica da affrontare con la classe, nella progettazione dell’esperienza educativa con i bambini, nel coinvolgimento della classe e nella raccolta della documentazione dell’esperienza. Post tematici in piattaforma, chat online con gli esperti e newsletter specifiche per le diverse fasi hanno coinvolto gli insegnanti per le 4-5 settimane successive al workshop in presenza, portando alla realizzazione di oltre 80 Diari dell’Esperienza, con il racconto del lavoro svolto da ogni [continua ..]
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NOTE
[1] Bertelli, Restituzioni 2013. Tesori d’arte restaurati, Catalogo della Mostra, Marsilio, 2013. [2] Bazoli, Restituzioni 2013. Tesori d’arte restaurati, Catalogo della Mostra, Marsilio, 2013. [3] Per approfondimenti si veda il caso “Beni Culturali e Strategia Aziendale: Il Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo” 2019. Coordinato da Federica Olivares, Direttore dell’International Program in Public and Cultural Diplomacy ed elaborato da Stefania Bertolini, Direttore dell’Istituto per la responsabilità d’impresa ISVI, Milano e da Carmine Garzia, docente di strategia e imprenditorialità, SUPSI – Università di Scienze Applicate e Arti della Svizzera, Lugano. [4] https://d22dvihj4pfop3.cloudfront.net/wp-content/uploads/sites/4/2016/10/03174421/The-Assessment-of-the-Impact-of-the-AFS-Study-Abroad-Experience-2005.pdf. [5] https://www.scuoleinternazionali.org/le-indagini/l-esperienza-che-mi-ha-cambiato-la-vita/. [6] Human Foundation è un ente privato di ricerca che promuove soluzioni innovative ai crescenti bisogni sociali. Favorisce la collaborazione tra imprese, pubblica amministrazione, imprese sociali, fondazioni, investitori pubblici e privati, operatori economici e mondo della finanza per diffondere la cultura dell’innovazione sociale, della misurazione e della finanza ad impatto. Ha promosso la nascita di Social Impact Agenda per l’Italia, il network che [continua ..]